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Ferrovie: un settore che chiede lavoratori professionisti

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“C’è un settore che ha fame di lavoratori” – iniziava così l’articolo de IlSole24Ore dello scorso gennaio, in cui si sottolineava la situazione che vede le compagnie ferroviarie private, specializzate nel trasporto merci, nella necessità di assumere, nei prossimi 3 anni, tremila macchinisti ferroviari.
Un settore, tra l’altro, sempre più in crescita, con obiettivi europei per il 2030 di far raggiungere al traffico ferroviario delle merci entro una quota del 30% dei movimenti totali.

Nel frattempo, si pone la anche la necessità di avere personale in possesso di competenze specifiche per il settore e di fondi da destinare alla formazione.
La proposta degli operatori privati è di prorogare la legge 96/2017 che contribuisce in parte alla formazione dei macchinisti, e che ha permesso, nel triennio 2017 – 2019, di usufruire di un fondo di 2 milioni di euro l’anno da ripartire tra le imprese.

Se la proposta sarà accettata, e il ministero dei Trasporti si è detto favorevole, si potrebbe avere per il triennio 2020-2022, una somma pari al doppio dell’importo del fondo.

Il gruppo GTS di Bari, operatore europeo del trasporto intermodale delle merci, ha annunciato la collaborazione con Rail Academy al fine di garantire la formazione di nuove risorse per l’attività di conduzione di treni e locomotori. Un atteggiamento che segue la volontà e la necessità di investire nella formazione come risposta ad una domanda, ormai sempre più alta, di macchinisti ferroviari.

Il ceo di GTS, Alessio Muciaccia, ha sottolineato come anche il gruppo GTS ricerca macchinisti da assumere subito a tempo indeterminato, 10 subito e 10 a fine anno.

Rail Academy rappresenta un centro di alta formazione in Italia nel settore ferroviario, riconosciuto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, in grado di erogare percorsi finalizzati a far acquisire le conoscenze professionali relative ad attività di sicurezza quali manutenzione dei veicoli, preparazione dei treni e, con avvio già fissato al 30 marzo 2020, condotta dei treni.


La TranSiberiana: l’elogio della lentezza

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Con i suoi 9.198 km che vanno da Mosca a Vladivostok, sul Pacifico, la ferrovia TranSiberiana è la più lunga del mondo, in grado di attraversare due continenti, ottantasette città, migliaia di ponti di cui sedici su alcuni dei fiumi tra i più grandi del mondo.

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Un’opera ingegneristica leggendaria, paragonabile allo sbarco dell’uomo sulla luna, titanica a partire dal suo completamento durato 26 anni, dal 1890 al 1916. Vide l’impiego delle migliori tecniche costruttive dell’epoca, di 90mila uomini, molti carcerati e condannati ai lavori forzati provenienti da entrambi i continenti, spesso in condizioni davvero disumane. Una linea suggestiva, entrata di diritto in un certo immaginario, per i paesaggi che regala e le tante curiosità che le stanno attorno.

La TranSiberiana costituì un traguardo storico per quei tempi, in cui tutti i trasporti attraverso la Russia, avvenivano con veicoli a trazione animale.

Oggi la ferrovia transiberiana non segue più il percorso originale e prosegue anche oltre Vladivostok, fino al porto di Nakhodka, toccando i 9.441 km di lunghezza. Il raddoppio dei binari non è ancora terminato ed esistono ancora diversi colli di bottiglia a binario singolo. Per raggiungere Vladivostok da Mosca ci vogliono 7 giorni e 7 sono anche i fusi orari che il treno attraversa nel suo lungo viaggio tra terre diverse.
Oggi meta e mezzo turistico allo stesso tempo, la TranSiberiana attraversa paesaggi di straordinaria bellezza, come il suggestivo lago Baikal, un’immensa distesa d’acqua dolce situata nella Siberia meridionale che durante l’inverno si ghiaccia completamente. È forse per gli scenari che regala che venne definita un tempo il “gioiello più bello degli zar”.
Con circolazioni a velocità media di circa 60 km/h, i treni transiberiani non sono fatti per chi ama correre, quanto piuttosto per chi adora assaporare il viaggio fatto in lentezza, sorseggiare la natura che, sempre diversa e per questo nuova, si dipana dai finestrini ricordando ai fortunati passeggeri quanto può essere divertente, entusiasmante, benefico e suggestivo un viaggio in treno.


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